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C&C / CARLO MASSARI

Teatro Félix Guattari
20 luglio - 3 agosto 2020
tutor Chiara Osella


     

e·stin·zió·ne
uno spettacolo di C&C e ORTIKA
ideazione e regia Alice Conti/ORTIKA
drammaturgia fisica Alice Conti e Carlo Massari
coreografie Carlo Massari/C&C
disegno luce e video Alice Colla
assistente Rosella Corna
tecnico Alessandro Barbieri
creato, cantato e agito da Alice Conti, Carlo Massari, Chiara Osella
spettacolo semifinalista Premio Scenario 2019

Portare un nome è rivendicare un modo esatto di crollare
La tentazione di esistere - E.M. Cioran

Niente dura vedi, nemmeno i pensieri dentro di te.
E non devi sprecare tempo a cercarli. Quando una cosa sparisce, finisce.
Nel Paese delle ultime cose - Paul Auster

Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: è infatti un numero di uomo.
Apocalisse di Giovanni, 13, 18


FINE.
Cominciamo dalla fine. Dall'imminente (?) e auspicabile scomparsa della specie umana da questo pianeta. Questo vuole essere un discorso sulla fine. Sulla fine come senso di ciò che scorre indefinitamente, la fine di ogni cosa come senso della cosa. La fine dà senso al nostro stare, lo nobilita, gli dà direzione, urgenza e infine termine. Il sistema non ha memoria. Si astrae da meccanismi di causalità pura. E' imprevedibile. Il sistema non ha cuore. Espelle l'inutile. Elimina il debole.
Questo è un discorso sullo spreco. Per avere ancora fame.

ULTIMI GIORNI: Uno tsunami di merce, i resti divelti di una sedicente civiltà. Un ammasso di vestiti, merce accatastata, sparpagliata. Uno scenario apocalittico. Dai mucchi emergono lentamente dei resti, sparuti fossili umani, gli ultimi, i sopravvissuti. Una voce registrata scandisce metallica e solitaria: “Ultimi Giorni. Affrettatevi”. Il neon riflette a intermittenza sul soffitto a pannelli grigi di Piazza della Concordia. Una ragazzina ammutolita si fa strada tra gli stracci. Si è persa. Altri corpi emergono lentamente da queste macerie: un seminarista, un'anziana con il suo carrello. Chi è arrivato tardi. Chi nella furia della battaglia ha perso le scarpe, i pantaloni, la dignità. Chi ha approfittato della calca per rubare, chi - come la commessa neo-assunta - si è nascosto per non essere travolto dalla massa umana che ha saccheggiato questo centro commerciale. E' stato un venerdì nero. Un Black Friday.
La foga di questa competizione per le risorse si è tradotta in un delirio collettivo, ha schiaffeggiato i visi e i tumulato i corpi, annientato il sentimento di umana connessione. Chiunque si trovi ora là dentro è sequestrato, convinto che la fine sia davvero imminente, inevitabile, addirittura che stia già avvenendo, fuori. I segni si rivelano inequivocabili uno dopo l'altro come le sette trombe dell'Apocalisse. Questo sparuto campione di umanità barricata li riconosce e finisce per credervi. La profezia di una catastrofe ambientale si auto-avvera. La fine è un'implosione, una psicosi che si contagia, un realizzarsi concreto dell'auto-attentato. Un tragicomico errore di valutazione. Un equivoco fatale.
Si realizza dunque un'Apocalisse totalmente umana che traduce in azione fisica, parola, canto, danza le dinamiche di un'intera specie sul baratro.
In questo spazio artificiale, chiuso e separato, dentro cui i nostri performer sono bloccati o barricati, l'ambiente è divenuto inospitale, non più innocuo e controllabile, esso agisce senza intermediazione sui corpi, provocando terremoti di smottamenti di merce, imponendo una modalità fisica contro evolutiva, non più eretta. L'homo sapiens qui vacilla, si curva, striscia, rimbalza.
Alcuni biologi hanno descritto l'homo sapiens come una catastrofe naturale planetaria, la sua azione infestante come un'epidemia, dove l'aumento della popolazione sta per il riprodursi di organismi patogeni e l'estinzione la loro morte. L'estinzione dell'homo sapiens rappresenta dunque in questa logica la guarigione del pianeta. La vendetta di una natura che lo fa credere invincibile e in controllo di tutto appena prima di travolgerlo con la merce ch'egli stesso ha prodotto, di cui egli stesso con le sue mani si ricopre fino a soffocare.
Apocalisse è letteralmente rivelazione. Ci presenta la storia passata come predizione del futuro sotto
forma di visioni, simboli, immagini mitiche e numeri. Le cose devono accadere tra breve: “il tempo è vicino”. Un gruppo sparuto di resti umani inscena l'equivoco della propria fine, un tragicomico domino autodistruttivo.
Lo scenario è pretesto per innalzare i propri discorsi a un fatale dibattito sul senso di quello che è stato.
Su cosa siamo. Alla fine di tutto. Cosa siamo stati. S'incrociano in questo finale di partita diversi discorsi, uno apocalittico religioso, uno ecologista radicale, uno nostalgico, uno semplicemente spaesato e uno oracolare – bollato come disabile – in canto lirico. Questa umanità continua a interrogarsi, a cercare di capire cosa siamo stati e cosa succede ora.

 


C&C COMPANY

C&C si identifica come progetto di creazione e sviluppo di un linguaggio artistico in continuo divenire, indirizzato verso un’indagine fisica e drammaturgica, atto a trasmettere e condividere energie e creatività nel modo più diretto, limpido e reale possibile in stretta relazione con le urgenti tematiche sociali contemporanee. Caratterizzata da un lavoro costante e privo di sovrastrutture, C&C si interessa alla profondità delle relazioni interpersonali con l'obiettivo di portare la verità sul palco attraverso un linguaggio profondamente fisico che consenta al pubblico di sentirsi rappresentato all'interno della sua universalità.

La Compagnia, nata nel 2011 dall’incontro artistico tra Carlo Massari e Chiara Taviani, denota fin dagli esordi una vocazione per l’ibridazione tra danza e physical theater con altri codici artistici, e quindi con la parola recitata e cantata, con il cinema, con la musica e con l'arte contemporanea e performativa, perfettamente calzante con l’ecletticità e versatilità dei suoi performer e avvalendosi di preziose collaborazioni con professionisti provenienti da tutta Europa. 
Tra le numerose produzioni che vantano intense tournée in Italia e all’estero, oltre che prestigiosi riconoscimenti internazionali (tra cui Hiver Oclytes/Les Hivernales [FR], International Choreographic Competition Hannover [DE], Zawirowania Competition [PL], Konzert Theater Berne [CH], Machol Shalem Dance Competition [IL], ACT Festival [ES], Premio Roma Danza [IT], CrashTest [IT] ), sono ricorrenti le creazioni che prevedono il coinvolgimento, sia in fase di progettazione che performativa, delle comunità con cui la Compagnia entra in contatto instaurando un dialogo con la collettività in grado di potenziare il progetto artistico rendendolo concreto ed efficace: una ricerca di verità relazionale che caratterizza la poetica di C&C e che si coniuga a una totale apertura immaginifica e a una curiosità creativa capaci di sviluppare l’astratto dal reale e di avvicinare il pubblico all’esperienza teatrale. 

Parallelamente all’attività di produzione, sono inoltre in continua evoluzione progetti formativi e performativi a partecipazione pubblica in collaborazione con rilevanti festival e realtà culturali italiane (RomaEuropa, Agorà Coaching Project, Teatri di Vetro, Art Factory International, etc), nonché collaborazioni e coproduzioni con compagnie celebri e di forte rilevanza internazionale quali Petri-Dish (BE),  Cia Du'k'to (ES) e Ortika (IT)
Dal 2017 la direzione artistica della Compagnia è affidata unicamente al coreografo e performer Carlo Massari.

https://it.ceccompany.org

Chiara Osella è un'artista eclettica il cui repertorio abbraccia l'opera barocca, classica e contemporanea, e che si contraddistingue per la sua esuberante presenza scenica e predisposizione alla sperimentazione. Vincitrice del 66° concorso Teatro Lirico Sperimentale A. Belli di Spoleto, debutta in La Traviata (Flora). Membro del Centre de Perfeccionament Plácido Domingo del Palau de les Arts di Valencia, si e esibita a fianco dello stesso Domingo in Simon Boccanegra (Ancella) diretta da Evelino Pidò e nelle opere vivaldiane L'incoronazione di Dario (Argene) e Juditha Triumphans (Holofernes ed Ozias) con Federico Maria Sardelli, con cui lavora anche per il Barga Opera Festival in Catone in Utica (Fulvio). Per l'Innsbrucker Festwochen der Alten Musik e Eco in Narciso (Domenico Scarlatti) sotto la direzione di Fabio Biondi con Europa Galante, Cherubino ne Le nozze di Figaro al Teatro Regio di Torino, la Sig.ra Guidotti ne I due timidi (Nino Rota) al Reate Festival, Dinah in Trouble in Tahiti (Leonard Bernstein) presso il Teatro Secci di Terni, Teatro Sociale di Amelia, Teatro Palladium, Casa del Jazz di Roma e Auditorium Morricone di Tor Vergata. Alla Royal Opera House di Muscat e Proserpina in The Opera!, opera-musical di ideazione di Davide Livermore, diretta da Steven Mercurio. Affermata interprete del repertorio contemporaneo, è protagonista assoluta nella prima esecuzione europea di Song from the Uproar (Missy Mazzoli) presso il Musiktheatertage di Vienna ed il Teatro della Tosse di Genova e in Hanjo (Marcello Panni) per Nuova Consonanza. Si esibisce in composizioni scritte per la sua voce (Un guanciale di nuvole azzurre di Carlo Boccadoro con Sentieri Selvaggi al Teatro Verdi di Pordenone) e nelle prime assolute Opera Migrante (Lucio Gregoretti, Andrea Cera), Doglie (Valerio Sannicandro) diretta da Marco Angius, Un’infnita primavera attendo (Daniele Carnini) al Teatro Palladium di Roma per l'Accademia Filarmonica Romana e Silent City (Nigel Osborne) per Matera Città della Cultura. Al Teatro Politeama di Palermo interpreta L'esequie della luna (Francesco Pennisi) con l'Orchestra Sinfonica Siciliana. L'attività concertistica include sedi quali Seoul Arts Center, Auditorium Parco della Musica di Roma, Auditorium del Lingotto e Conservatorio G. Verdi di Torino, Theatre de la Cité Universitaire e Palais de l’Unesco di Parigi, Teatre Martín y Soler di Valencia. Interprete incline alla sperimentazione, e co-fondatrice del progetto cross-over Swing Opera (Parma OFF, Macerata Opera Festival, Umbria Jazz e altri), performer nello spettacolo teatrale Estinzione insieme a C&C Company e ORTIKA (Kilowatt Festival) e attrice in Cavoli a merenda di Carlo Boccadoro (Teatro Elfo Puccini).

     

Progetto Interregionale di Residenze Artistiche realizzato con il contributo di Regione Emilia Romagna e MiBACT.
http://www.residenzeartistiche.it/